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La testa è donna

Semplicemente dischi, 2024
album
La testa è donna

Semplicemente dischi, 2024

L'ultimo lavoro di Peppe Fonte, disponibile in vinile e sulle principali piattaforme di streaming e distribuzione digitale.

Puoi ascoltare i brani anche usando l'apposito player a destra.

Lo sceriffo di Banshee

Peppe Fonte

La testa è donna

Peppe Fonte

Sentimenti

Peppe Fonte

Comica finale

Peppe Fonte

Lettera a mio padre

Peppe Fonte

Quando la notte è scura

Peppe Fonte

Se fosse per me

Peppe Fonte

Figlia di mare

Peppe Fonte


Crediti

 

Simone Salsa sax/clarinetto
Juan Carlos Albelo Zamora violino/armonica/mandolino
Luciano Ciccaglioni chitarra
Fabrizio Aiello percussioni

Grafica e opera di copertina Pino Pingitore

Sergio Vitale tromba/flicorno
Rossella Zampiron violoncello
Francesco Puglisi contrabbasso
Riccardo Biseo pianoforte/tastiere e arrangiamenti

Registrato presso gli studi Yara Records, Catanzaro
Missaggio e mastering Lucio Ranieri

Guida all'ascolto

a cura dell'autore, Peppe Fonte

Lo sceriffo di Banshee - La metafora nasce da una vecchia serie televisiva americana. Accadde che, a Banshee, la città del male, un giorno uccisero lo sceriffo e qualcuno rubò i suoi vestiti e la sua carta d’identità. Fu cosi che, in città, iniziarono improvvisi disastri ed imprevedibili arresti. Lo sceriffo era solo la notte. Il giorno vendeva libri, ritirava premi anonimi, riceveva medaglie al valore e veniva portato in trionfo da casalinghe e bambini. Perché “è così che si comincia a credere. È così che si confonde lo sceriffo, di Banshee. Bussa la notte, alle tre. Libera dal male la città e non importa se, non sarà, la verità”.

Comica Finale - In una città caotica e stressata un uomo in macchina decide di non sentirsi in colpa. In fin dei conti cosa c’è di male ad avere un amante? Tra file di traffico e motori che girano sparisce all’improvviso la colpa e nasce il desiderio, la sensazione di sentirsi bene. Perché di famiglia, a volte, malgrado i cali alla distanza, si muore.

La testa è donna - Pino Pavone mi disse che Piero Ciampi voleva scrivere (ma non ne ebbe il tempo) un testo dal titolo “La testa è donna”. Le donne si perdono e se vanno, le madri si confondono e piangono, le stagioni della vita andrebbero vissute fino all’ultimo minuto. La testa, nelle sue infinite variabili ed imprevedibili bellezze, è estate, è mare, è la casa degli errori, ti consegna ai disastri della notte, ti attrae, ti frastorna anche quando dell’amore se ne fotte. È meraviglia. È donna.

Sentimenti - Guidare l’ascolto di questa canzone è come guidare un asino in mezzo al deserto. I sentimenti sono un viaggio che ognuno deve fare senza l’aiuto di nessuno. Ognuno per i fatti suoi. Con l’acceleratore pigiato al massimo. Senza mai chiedere la verità. Fino al muro. Dove il bugiardo, messo alle strette, si arrende “come infedele che fedele giura”.

Lettera a mio padre - I padri segnano il nostro destino. In primis, perché ci fanno nascere in un luogo della terra. Dove, spesso, si resta. Leo Ferrè diceva che “col tempo tutto se ne va”. Io dico che “non passa niente”.

Quando la notte è scura - Eccola qui che arriva, la tua canzone. Bianca emozione. Eccola qui la scena. Quella che resta. Gira, vive, uccide.

Se fosse per me - Testo da lockdown. Quando, in un baleno, avevamo avuto il tempo.

Figlia di mare - La vita dei figli è specchio di errori, di assenze e di sensi di colpa dei padri.

Testi

 

Lo sceriffo di Banshee

testo e musica di Peppe Fonte


Gli occhi guardano basso
quando passa la strada
sul navigatore
indirizzi inutili
guidano
le sue manie
È cresciuto per strada
a piedi scalzi
lasciando ai fratelli
invidie povere
arbitro
di felicità
La cosa fondamentale
è il destino
è una questione di convinzione
anche se
fosse solo un’idea
È così
che si comincia a credere
è così
che si confonde
lo sceriffo di Banshee
bussa la notte
alle tre
libera
dal male la città
e non importa se
non sarà la verità
Al posto di una vacanza
una medaglia
fuori la stanza
fucili e saette
delinquenti
tutti in manette
lusinghe lusinghe
da asili giornali e casalinghe
i libri di comodo
sognano premi e luci
È così
che si comincia a credere...


Sentimenti

Pavone-Fonte


Concedo pure spazio alla bestemmia
per ogni santo del calendario antico
ogni passo perduto mi converto
come se andassi verso l’infinito
E mi difendo dagli amori spenti
li butto a terra peggio se ci penso
perché finisce sempre male
con chi mi dice ancora si può fare
Spacciatori di vasi di coraggio
non conoscono orari di chiusura
la bottega della ragione impura
mi propone solo merce di contagio
E vado avanti con il dubbio che mi resta
su questo male diventato oscuro
i sentimenti sono decisivi
solo se li senti
E così
mi fermo qui
come infedele che fedele giura
Per non perdere il vuoto di coscienza
camminano perdenti
saranno fuochi oppure sono incendi
i sentimenti di passaggio
Quando l’età diventa un’avventura
i sentimenti sono poco chiari
sentimenti orientali
e passa il sogno
non passa la paura
E... così... mi fermo qui...
come infedele che fedele giura


Lettera a mio padre

testo e musica di Peppe Fonte


Siamo ancora qui
dove ci hai messo tu
tra la pignara e la fiumara
sposi promessi
divieti e permessi
sono cambiati i confini in campagna
sono arrivati di notte dal fiume
i ladri d’estate
Siamo ancora qui
ai piedi della città
tra Valida e Florinda
Meloni e Salvini
Allegri e Mancini
sono cambiati i colori del cielo
nessuno esce di casa per andare al cine
Dimmi come si può
abbassare il volume
della memoria
dimmi come si può
dimenticare le assenze
dimmi come si può
alzare il volume
di chi non sente
dimmi come si può
dire alla gente
che non passa niente
E siamo ancore qui
dove ci hai messo tu
soli e lontani
camerieri e cani
bottiglie e cartoni
martelli e cancelli
amici spariti
ci siamo tolti la mascherina
sono arrivati i cinghiali in collina
Dimmi come si può



Se fosse per me

testo e musica di Peppe Fonte


Cade un fulmine per me
mi giro e figli non ce n'è
nella mente entrano volti
ma non escono mai occhi
Questa vita è come un lancio
che si perde nello spazio
la mia casa tra le porte
i silenzi della notte
Voglia di andare
stanco di restare
dicono che altrove
si trova l'amore
Se fosse per me
non si dovrebbe partire
se fosse per me
tornare al cortile
Se fosse per me
non si dovrebbe morire
se fosse per me
vita terra e confine
Cose che non si capiscono
errori che non ti guariscono
le canzoni che non scrivo
le emozioni per cui vivo
Mi alzo e me ne vado
e un amico parla solo
dice che altrove
si trova l'amore
Se fosse per me...

La testa è donna

Fonte-Pavone-Fonte


Lascia perdere l’estate
se nel mare non ti tuffi più
le finestre spalancate
sono come le hai lasciate tu
Lascia perdere i tuoi passi
se cammini e non ti accorgi più
nella casa degli errori
muore prima chi non sbaglia mai
E mi comanda sempre
mi parla come vuole lei
mi consegna ai disastri della notte
e dell’amore
dell’amore
se ne fotte
Perché la testa è donna
si perde
se ne va
perché la testa è madre
piange
si confonde
è donna
si frastorna
Lascia perdere l’estate
se le spiagge non le scendi più
l’egoismo della terra
è finito in una malattia
E mi domandi ancora
dove ho lasciato gli occhi miei
nelle piazze
nei disastri della notte
per la strada
i ragazzi fanno a botte
e la gente
dell’amore
se ne fotte
perché la testa è donna...


Comica finale

testo e musica di Pino Pavone


In amore non c’è spazio
non c’è ora definita
nonostante l’imprudenza
vivo questa doppia vita
Io mi faccio poi lasciare
per un mese per un giorno
sono l’assenza
sono il mio ritorno
Puoi trovarmi a mezzanotte
mentre parlo alla finestra
di un peccato capitale
che mi scivola in diretta
Sono si di contrabbando
ma veloce e trasparente
sono l’idea
che fugge dalla mente
Com’è cambiata
questa giornata
con le macchine in fila
e il motore che gira
Il sedile mi brucia
sotto il culo del tempo
l’odore degli amanti
nel naso mi diverte
Perché l’amore dura
quando non è presente
e si morde la coda
con le sue confidenze
Ma rimane legato
ad un raggio di sole
e ci vuole coraggio
di famiglia si muore
Com’è cambiata
questa giornata
con le macchine in fila
e il motore che gira
Il sedile mi brucia
sotto il culo del tempo
l’odore degli amanti
nel naso mi diverte
Vedo allora le mie comiche
ed i miei secondi tempi
noto un calo alla distanza
permanente


Quando la notte è scura

Pavone-Fonte


Eccola qui che nasce
ride,
parla non parla
Eccola qui che si alza
sale,
cresce non cresce
Eccola qui che canta
dice,
grida, mi sgrida
Eccola qui che parte
non torna
torna da Roma
Quando la notte è scura
io il re
Quando la notte è scura
io il re
contro la sua paura
20 anni
si può sbagliare
e non ti devi giustificare
20 anni
fermali
diglielo
di non andare
perché la vita
cammina
infinita
eh... eh... eh...
Eccola qui che arriva
la tua canzone
bianca emozione
eccola qui la scena
quella che
resta
gira
vive
e uccide
Quando la notte è scura
io il re...
20 anni si può sbagliare...


Figlia di mare

Pavone-Fonte


Dove andare
forse andare
mentre la luna
si perde nel fosso
Ricordi i gesti
che sembra ieri
veloci come
acqua da bere
Amore scuro
che sai di sale
non sei felice
figlia di mare
La sera scende
in fondo al cuore
figlia di mare
mare che muore
Se la vita che cerchi
è la mano del vento
quando ai fiori dell'anno
mancheranno gli assenti
se il castello di paglia
brucerà sulla pelle
gli occhi saranno
sangue di stelle
Al ritorno
sei seduta in giardino
io mi fermo a guardarti
ma il tuo corpo dov'è
Nella torre
non rimane nessuno
Cristo consegna la croce
al primo venuto
Amore scuro
che sai di sale
non sei felice figlia di mare
Se la vita che cerchi
è la mano del vento
quando ai fiori dell'anno
mancheranno gli assenti
se il castello di paglia
brucerà sulla pelle
gli occhi saranno
sangue di stelle
Gli occhi saranno
sangue di stelle

HIDE